Ricerca di cose di un tempo andato, di memorie riposte in un angolo di passato, di una vita diversa, vissuta anni fa, o ieri? Non ha importanza!

Tempo vissuto in un laboratorio di analisi cliniche, con l’occhio incollato ad un microscopio, scrutando tessuti altrui, ingrandendo il pulviscolo dell’universo alla ricerca (vana) del nascere, divenire, crescere della vita. Un quotidiano passato, per vivere, conservato nel cantuccio di una cantina, baule di ricordi spesso dimenticati.

Balena, con il luccichio, la memoria antica, il lavoro con il microscopio, oggi che ho l’occhio attaccato ad una reflex, inquadrando, zoomando su infiniti orizzonti al di là dei quali è, ancora una volta, il mistero cercato e mai trovato.

Arcana è l’esistenza di un essere che ha forza di vita: una cellula, poi un’altra, la moltiplicazione all’infinito, la costruzione (o creazione?) magica di tessuti, di organi, di un essere che vive, con un cuore che ama, una mente pensante, un sangue che ribolle, un’anima che pulsa all’unisono con il grande tamburo dell’universo. Con l’occhio vigile dentro quel microscopio coglievo le irripetibili istantanee della vita. Con l’occhio attento attraverso la fotocamera esploro il circostante creato, l’orizzonte infinito, la perfezione e la bellezza di un nudo corpo femminile…

Due vite parallele, due mondi distanti nel tempo, vicini nell’esistere, punto di partenza l’uno, di arrivo, e oltre, l’altro.

Con inconscio volere recupero il microscopio dalle ombre del passato, lo adagio sul tavolo delle reflex, dell’ingranditore, per un lavoro di confronto, di diversa, nuova esperienza; ed è una serie di foto nuove, di suggestioni, emozioni, da chiamare per nome e da tacere: LIFE